Teatro

La Lampadina Galleggiante con Mariangela D'Abbraccio a Camerino

La Lampadina Galleggiante con Mariangela D'Abbraccio a Camerino

Martedì 31 gennaio proseguono al Teatro Marchetti di Camerino gli appuntamenti della stagione di prosa promossa dal Comune e dall’AMAT con il contributo della Regione Marche e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. L’appuntamento è con La lampadina galleggiante, testo teatrale di Woody Allen mai rappresentato in Italia che arriva sulle scene nella versione italiana di Antonia Brancati per la regia di Armando Pugliese con protagonista Mariangela D’Abbraccio che sostituisce Giuliana De Sio costretta ad abbandonare la tournée dello spettacolo per gravi problemi di salute.

 

La lampadina galleggiante è una favola postmoderna, semplicissima e illuminante al tempo stesso, delicata e divertente, pervasa di un umorismo sottile e intelligente, degno del miglior Woody Allen. La storia è ambientata in una degradata periferia di New York nel 1945, e racconta le vicende di una stravagante famiglia in piena crisi esistenziale. Il padre sogna di vincere alla lotteria e scappare con la sua amichetta, una cameriera di un locale di quart’ordine, ma è assalito dagli strozzini; la madre da ragazzina voleva fare la ballerina ed ora progetta di vendere fiammiferi personalizzati per corrispondenza, anche se le sue frustrate ambizioni di successo si riversano sul figlio ‘artista’. Dei due figli, uno appicca gli incendi, l’altro vorrebbe fare il prestigiatore ma è letteralmente terrorizzato dal pubblico e continua a balbettare. Infine c’è un manager il cui migliore cliente è un cane che canta. Dall’incontro tra madre con ambizioni artistiche e manager fallito si sviluppa il nodo drammatico del testo. Dalla penosa esibizione del figlio ‘mago’ davanti al finto impresario si passa al desolante rivelarsi di solitudini che sono destinate a non incontrarsi mai, ed ogni illusione si infrange nel progressivo delinearsi di tante identità fallite e destinate a rimanere tali. In un’atmosfera hopperiana la critica dell’autore al ‘sogno americano’ si fa progressivamente più feroce, anche se condotta in chiave quasi metafisica, come se i suoi personaggi fossero sospesi in un’aria malsana, quella stessa aria, o per meglio dire, quegli stessi effluvi di insalubri caseggiati e di incombenti fabbriche di prodotti, simbolo del benessere americano .L’opera di Allen è intrisa di sfumature oniriche ed è chiaramente inverosimile, eppure presentata con una naturalezza quasi disarmante che la rende plausibile. È un’opera che conquista ed emoziona, catturando il pubblico con la magia e la poeticità dei suoi dialoghi e dei suoi personaggi che difficilmente si dimenticano. Il simbolismo celato dietro le vicende narrate ed il suo significato sono palesi e comprensibili e forse proprio per questa sua immediatezza il testo riesce a colpire. Per chi conosce Allen e la sua comicità, la sorpresa è notevole: qui è tutto diverso, più intimista e solitario, l’ironia è leggera, amara, sconsolata; i personaggi inseguono qualcosa che non trovano mai ed i loro sogni svaniscono in uno straziante senso di impotenza.

Completano il cast gli attori Fulvio Falzarano E Mimmo Mancini, Barbara Giordano, Emanuele Sgroi, Luca Buccarello. Le scene sono di Andrea Taddei, i costumi di Silvia Polidori e il disegno luci di Valerio Tiberi.

Per informazioni e biglietti: Teatro Marchetti 0733 636041, AMAT 071 2072439, www.amat.marche.it.

Inizio spettacolo ore 21.15.